Volkswagen Golf VII: un'evoluzione graduale
Nonostante i suoi 40 anni di carriera, la Volkswagen Golf resta il modello per eccellenza del marchio tedesco. Per quanto riguarda gli esterni, questa settima generazione bis è un restyling raffinato del modello proposto fino al 2016. Sotto il cofano e nell'abitacolo, le evoluzioni sono ben più rilevanti.
Dotazione
Il lusso in un formato compatto che esige spesso alcune migliaia di euro supplementari. Niente di nuovo per Volkswagen, ma ora con un approccio disinvolto, tanto che ci si chiede se il modello principe del marchio abbia ancora dei concorrenti.
I punti chiave:
- Strumentazione digitale al 100% in opzione;
- Display centrale di grandi dimensioni con comandi gestuali;
- Guida autonoma fino a 60 km/h;
- Frecce posteriori dinamiche a scorrimento;
Non sarà che Volkswagen vuole inventare un nuovo livello di gamma per il segmento delle compatte? La Golf sembra andare in questa direzione, con un equipaggiamento che non ha nulla da invidiare alle concorrenti più di tendenza, Mercedes o Audi, o anche a certe mid-size.
Abitacolo
Le Golf ci hanno sempre abituati a delle piccole rivoluzioni. Se la prima della dinastia inventava la sigla GTI e la Golf 3 ha reso sistematico l'ABS, per la Volkswagen Golf 7 è l'abitacolo a diventare un punto di riferimento. Abbiamo notato con piacere i sedili abbattibili che offrono un ripiano piatto, sempre pratico, lo spazio apprezzabile dei sedili posteriori e il bagagliaio da 380 litri. Tuttavia, la compatta tedesca si rivela peculiare soprattuto per l'ergonomia dal taglio decisamente digitale
I punti chiave:
Il display non è solo touch screen, presenta anche comandi gestuali. Questo permette di cambiare stazione radio o usare il telefono tramite il Bluetooth senza mai staccare gli occhi dalla strada.
La strumentazione può essere integralmente digitale.
Niente di nuovo, certo, perché le mid-size più capienti hanno già adottato equipaggiamenti di questo tipo; è anche vero, però, che si tratta di una novità assoluta per questo segmento. E, perché non ricordarlo, le finiture sono sempre di alto livello.
Test drive
Questa settima generazione non si discosta dal passato. La semplicità di utilizzo nel quotidiano è quello che rende la Golf decisamente sconcertante. Se per alcune delle concorrenti è necessario un certo adattamento, in alcuni frangenti, questa tedesca offre una grande immediatezza di utilizzo. L'integrazione delle nuove tecnologie avviene con un'ergonomia esemplare. Solo i comandi gestuali del display potrebbero far nascere qualche perplessità all'inizio. Ma non si può negare che basta provarla per farsi conquistare. Una volta in moto, la nostra Volkswagen… resta pur sempre una Volkswagen. La trazione posteriore è pigra e i sistemi di guida assistita sono decisamente presenti. Ma non è un difetto insormontabile: una Peugeot 308 è più vivace, ma è davvero questa la caratteristica che cercano i neopatentati?
Per quanto riguarda il motore, tutti i blocchi sono abbastanza potenti da evitare che aumentino troppo i giri non appena ci sia una salita o quando è necessario effettuare un sorpasso. Il costruttore tedesco ha scelto di ottimizzare i motori esistenti, come testimonia la modalità "2 cilindri" per il modello 1.5 TSI da 150 CV. Risultato: un consumo di meno di 7 litri misurato durante il nostro test drive, non male per un modello compatto a benzina.
I punti chiave:
- Ergonomia e guida assistita;
- Comportamento su strada;
- Consumo ragionevole;
- Se non si propende per una versione sportiva, il comportamento è decisamente improntato alla sicurezza.
Concorrenti dirette
Per quanto riguarda le tariffe, la Volkswagen Golf non ha concorrenti, a meno di mettere gli occhi su versioni sovraequipaggiate:
- Ford Focus ;
- Opel Astra ;
- Peugeot 308 ;
- Citroën C4 ;
- Seat Leon ;
Per via del posizionamento di questa settima generazione, possiamo pensare anche a:
- Audi A3 ;
- BMW Serie 1 ;
- Mercedes Classe A ;
Eppure, la Golf propone versioni e dotazioni equivalenti, nella massima discrezione. Quindi: sì, come dicevamo all'inizio di questa recensione sul test drive, sembra davvero che Volkswagen abbia inventato un nuovo posizionamento per la sua compatta..
Prezzo
Aprendo con circa 20.000 €, la Golf è di 1.000-3.000 € più cara delle concorrenti (arrivando fino a 8.000 € in più se la si paragona alla Fiat Tipo). In particolare, il prezzo aumenta rapidamente non appena si sale di fascia, e la lista delle dotazioni in opzione è relativamente lunga. È proprio avvicinandosi al livello dei 30.000 € che la compatta Volkswagen diventa sempre più interessante. A questo prezzo, è possibile lasciare il concessionario con un modello molto ben equipaggiato, per un posizionamento a cui Audi e Mercedes propongono solo "la base". La Golf 7 vale quello che la si paga, a un livello di prezzo per cui la concorrenza "proletaria" comincia a perdere colpi.
I punti chiave:
- I prezzi partono da 20.000 €;
- Numerose opzioni disponibili;
- A parità di prezzi rispetto alla concorrenza, la Golf è sovraequipaggiata
Bilancio del test drive
Riparliamo qui dei prezzi, ma, come sempre, Volkswagen propone una compatta relativamente cara… che non perde però nulla della sua attrattiva. La Golf è facile da usare, pratica, vivibile e non possiede difetti gravi. Si posiziona come uno dei valori sicuri del mercato, anche per venderla come usato. Il taglio digitale offre un vantaggio in più che gli appassionati di nuove tecnologie apprezzeranno, mentre la versione elettrica sarà perfetta per chi non vuole rinunciare all'ecologia. Un'automobile ben concepita e una gamma ben disegnata, cosa potrebbe chiedere di più il popolo?
È da oltre 40 anni che lo si conferma: una Golf è sempre una Golf!
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